Quella di Caserta è una provincia che si contraddistingue per la sua grande biodiversità: dagli splendidi paesaggi costieri, alle alte vette; dai boschi alle spiagge, passando per le colline e le pianure. Tutto questo grande patrimonio naturalistico è spesso luogo di gite all’aria aperta, scampagnate e pic-nic. Se siete alla ricerca di un posto suggestivo per trascorrere una giornata di relax nella natura, prendete carta e penna, perchè noi di Magna Capys – Grande Capua ne abbiamo selezionate ben 6, tra quelle più caratteristiche e ve le proponiamo qui di seguito.
#1 Parco del Matese
Il Parco, esteso per 33 mila e 326 ettari circa, è una delle maggiori oasi naturalistiche e paesaggistiche dell’Appennino centro meridionale, dunque area molto vasta che abbraccia Campania e Molise molto ricca di acqua in quanto vanta 4 fiumi più l’omonimo lago, quello del Matese, il più grande lago carsico d’Italia.
Gli amanti della natura restrano affascinati dalla abbondante e variegata fauna locale tanto è vero che nella vetazione palustre che caratterizza il lago trovano rifugio molti tipi di uccelli tra cui la folaga, il germano reale e la cicogna bianca mentre tra le specie ittiche si trovano il luccio, la carpa e il pesce persico.
Parco del Matese è il paradiso degli escursionisti e degli sportivi: mountainbike, trekking, sci d‘erba e alpino, deltaplano, ma anche passeggiate a cavallo e escursioni speleologiche.
L’area pic-nic che intendevamo segnalarvi si trova proprio vicino al lago del Matese, ed è situata all’interno dell’Agriturismo Falode, un ampia struttura dotata di camere e un ricchissimo punto vendita nel quale è possibile acquistare salumi, formaggi e carni tutti prodotti in loco. L’area pic nic è molto estesa ed è attrezzata con tavoli, panche e barbecue per arrostire la carne. Al suo interno è possibile usufruire di appositi bagni pubblici, di numerose fontane potabili e di un chiosco per acquistare bibite, snack, gelati e pasti pronti. Dopo la grigliata vi viene voglia di fare un giro al lago, potrete fare una passeggiata a piedi, noleggiare un quad o fare una mini escursione a cavallo. Per altre info e costi potete visitare il sito dell’azienda agrituristica.
#2 Cipresseta di Fontegreca
Restiamo sempre nel cuore del Matese per parlare di un bosco unico al mondo, la cipresseta di Fontegreca. Questo meraviglioso polmone verde presenta un area boschiva incontaminata di eccezionale valore per la sua grande ricchezza di biodiversità. Con la sua estensione di circa 70 ettari localizzati sul versante meridionale del massiccio del Matese, Il bosco di Fontegreca è infatti uno dei più grandi e antichi d’Italia. L’omonima area pic nic è stata premiata come migliore area pic nic d’Italia del 2021ed è dotata da numerosi tavoli e panche in legno, servizi igienici, bar, parcheggio e parco giochi. Molto piacevoli sono le passeggiate che si possono fare nella cipresseta tra corsi d’acqua, ponti di legno e cascate cosiccome le mini escursioni o le escursioni giornaliere organizzate verso il santuario della Madonna dei cipressi, il borgo medievale di Prata Sannita, le cascate e le piscine naturali del fiume Lete e tanto altro ancora. Per info e prenotazioni potete visitare la pagina social dell’area picnic.
#3 Bosco di Cerri
Un oasi verde inserita nella vasta area boschiva del Real Sito di Carditello che in passato era il luogo ideale per la caccia di Carlo e Ferdinando di Borbone.
Oggi il bosco dei cerri ospita un’area pic-nic con tavoli e panche in legno che è possibile prenotare per trascorrere una giornata di relax nella natura. Recentemente sono state riaperte al pubblico dopo molti anni delle aree molto belle della Reggia come l’appartamento Reale e il Tempietto Dorico la cui visita rappresenta una tappa consigliata per tutti. Durante l’anno la fondazione che gestisce il sito organizza numerosi eventi dedicati alle famiglie con degustazioni di prodotti tipici, voli in mongolfiera, passeggiate sui pony e concerti. Per informazioni e prenotazioni visitate il sito ufficiale della Reggia.
#4 Cascata dei Mulini
La Cascata di Conca della Campania è un gioiello che, come spesso accade in Italia, è sconosciuto al circuito turistico e semisconosciuto a quello escursionistico. Situata sul versante nord-orientale del Parco Regionale di Roccamonfina e Foce del Garigliano, rappresenta una delle moltissime sorprese custodite da quest’area protetta, interamente in provincia di Caserta. La sua scarsa popolarità non rende giustizia alla spettacolarità del sito, appena al di fuori dell’abitato di Conca della Campania, piccolo paese sul versante nord del vecchio vulcano spento.
Si giunge alla Cascata con una breve escursione, che parte dall’abitato e scende giù nel vallone del Rivo Conca. Si percorre tutta Via Roma, nel centro storico del paese, fino al Santuario di Santa Maria della Libera e ai resti della Chiesa del Soccorso. Da li, passando sotto il caratteristico arco dell’antica “casa del mugnaio”, parte il sentiero dei mulini che conduce alla cascata di Conca.
L’ambiente merita una visita in ogni stagione, tuttavia, la maggiore quantità di acqua che si può avere durante le stagioni piovose (in autunno o in primavera) suggerisce di effettuare l’escursione in questi periodi.
Il percorso è lungo circa un chilometro andata e ritorno e necessita di circa un’ora per essere percorso interamente al netto delle pause. Il dislivello è di circa 70 m, dapprima in discesa e poi in salita (si parte da circa 440 metri sul livello del mare mentre la cascata si trova a circa 370 metri).
Si può accedere al percorso dei mulini e alla cascata liberamente: non c’è nessun biglietto da pagare e non ci sono orari di apertura/chiusura. Non è necessaria la prenotazione. A valle troverete alcune decine di tavoli e panche di legno sparse per il percorso tra cascate, ruscelli e sentieri che conducono a dei antichi mulini abbandonati.
L’escursione inizia dal centro del paese, facilmente raggiungibile dall’A1 Milano-Napoli; precisamente, l’uscita è San Vittore per chi viene da nord, proseguendo poi per la S. S. 6 Casilina e poi per la S. P. 14 fino all’arrivo a Conca; per chi viene da sud, invece, l’uscita è Caianello, prendendo poi sempre la Casilina (ora in direzione nord) e proseguendo in direzione Tora e Piccilli e, successivamente, per Conca.
Dal centro del paese, in corrispondenza di un tornante sulla S. P. 14, una volta parcheggiata l’auto, si imbocca Via Roma, che scende verso un’altra porzione dell’abitato. Su strada di basolato lavico, dopo circa 400 m, si svolta verso sinistra: passando al di sotto di un arco facente parte di una bella abitazione tappezzata a edera, inizia la discesa vera e propria verso la cascata. Prima dell’arco vi è anche un pannello informativo con notizie storiche su Conca.
#5 Agricampeggio Rotondola
Rimaniamo in Campania ma ci spostiamo nel comune di Pontelatone.
La seconda area picnic più cercata durante l’anno è l’area picnic Rotondola.
Si trova all’interno dell’omonimo agricampeggio e i servizi che offre sono numerosi e davvero apprezzati.
Oltre alla zona picnic con tavoli coperti da gazebo, è possibile far giocare i bambini nell’area attrezzata parco giochi, grigliare carne sul barbecue, parcheggiare il proprio camper nelle apposite piazzole e moltissimo altro ancora.
Cosa molto importante! All’interno dell’area sono presenti bagni accessibili a persone disabili! per ulteriori info potete visitare il sito web.
#6 Oasi WWF La ghiandaia – Bosco di San Silvestro
A pochi chilometri dal centro di Caserta si cela un piccolo paradiso verde lussureggiante. Stiamo parlando de La Ghiandaia, l’oasi WWF conosciuta anche come Bosco di San Silvestro. Si tratta di una riserva naturale sita tra il parco della Reggia, San Leucio e Castel Morrone. Un gioiello dove storia e natura si legano alla perfezione, in virtù delle nobili origini dell’oasi stessa.
La Ghiandaia occupa le terre di quella che una volta era la riserva di caccia dei Borbone. Qui, infatti, Ferdinando IV era solito impegnarsi in lunghe ed intense battute di caccia, vista la grande varietà faunistica della zona.
Oggi il Bosco di San Silvestro è un piccolo gioiello dove è possibile fuggire dal caos cittadino. Lunghi sentieri si perdono nel verde, mentre alcuni lasciti borbonici ci riportano di colpo alla civiltà. I percorsi, sia diurni che notturni, sono studiati nei minimi dettagli, consentendo al visitatore di non perdersi nulla. Di assoluto prestigio è il Percorso Bioluminescenza, organizzato nelle notti tra maggio e giugno, in cui è possibile ammirare il bosco illuminato dalle lucciole. Molto interessante anche il Sentiero del colori, profumi e suoni in cui si familiarizza con l’ambiente del bosco ed i suoi elementi.
In loco è presente una area picnic attrezzata con tavoli e panche di legno a pagamento, bagni pubblici, un area ristoro dove acquistare bibite, snack, gelati e pasti caldi e un piccolo museo naturalistico del bosco.
Per informazioni e prenotazioni potete visitare il sito web dell’oasi wwf mentre se volte verificare gli eventi organizzati nel sito potete visitare il sito La Ghiandaia.