Una Metropolitana per la nuova e antica Capua!

Solo pochi mesi fa auspicavamo una cura del ferro per la nostra provincia e finalmente sembrano averci ascoltato. L’amministratore delegato di EAV ha recentemente annunciato che anche la nostra provincia verrà inserita nel sistema di metropolitana regionale.

Il progetto è proprio quello per il quale noi di Magna Capys – Grande Capua ci battiamo da anni ovvero un collegamento su ferro tra Aversa e Capua sfruttando i manufatti della linea Arcobaleno rimasta fino ad oggi incompiuta.

Lo scorso maggio, in sede di aggiornamento del Contratto di programma tra il MIT ed RFI per la parte investimenti, la commissione VIII, su indicazione del Senatore Agostino Santillo, introduceva lo studio di fattibilità per soluzioni alternative per la ripresa ed il completamento della denominata “Alifana Bassa”, un progetto di fondamentale importanza per il trasporto pubblico casertano, da anni al centro di iniziative da parte di cittadini e associazioni.

Grazie a questo impulso la Regione Campania ha deciso di attingere al Fondo per il rilancio degli investimenti che il Ministero dei Trasporti mette a disposizione per il Trasporto Rapido di Massa e Impianti Fissi, accogliendo così le istanze dei sindaci di Aversa, Capua, Teverola e Santa Maria Capua Vetere.

L’investimento richiesto per il nuovo collegamento, compreso il materiale rotabile, ammonta a 209 milioni e 300mila euro. Un risultato importante sul quale i Sindaci dei comuni interessati e il Presidente di EAV, Umberto De Gregorio, lavoravano da tempo.

Il progetto di “Linea Tranviaria Aversa – Teverola – Santa Maria Capua Vetere – Capua”, illustrato e approvato nei suoi aspetti tecnici in un recente incontro prevede il collegamento tra l’attuale stazione metropolitana di Aversa Centro con la stazione di Santa Maria Capua Vetere fino alla penetrazione urbana nel centro di Capua.

Le analisi trasportistiche svolte hanno definito il tracciato scelto, di seguito sinteticamente descritto:

1) Comune di Aversa: dalla SS 7 bis all’altezza dell’intersezione con Via Armando Diaz e prosegue su Viale della Libertà e Via Filippo Saporito;

2) Comune di Teverola: da Via Filippo Saporito lungo Via Roma, in corrispondenza dell’intersezione con Via Torricelli, il tracciato si sposta al margine della viabilità in corrispondenza della sede dell’incompiuta tratta Metrocampania NordEst Santa Maria Capua Vetere – Teverola ASI;

3) Comune di Santa Maria Capua Vetere: dopo l’attraversamento della linea RFI Napoli – Roma via Cancello, il tracciato abbandona la SP 21 per posizionarsi in affiancamento alla linea ferroviaria suddetta ai piedi del viadotto esistente per circa 700 metri, successivamente si discosta per attestarsi nell’incompiuta stazione di Santa Maria Capua Vetere, della linea Metrocampania NordEst. Il tracciato verso Capua riprende dalla suddetta stazione sfruttando la sede già realizzata della linea Santa Maria Capua Vetere – Piedimonte Matese per poi spostarsi su per un ulteriore tratto urbano prima di Via Sant’Agostino per poi immettersi sulla SS 7 Via del Lavoro;

4) Comune di Capua: proseguendo lungo la SS 7 Via Santa Maria Capua Vetere si svolterà su Via Napoli in cui sarà realizzato il capolinea della linea tranviaria.

I tempi previsti per la realizzazione sono circa 5 anni, con l’affidamento e redazione del progetto definitivo entro il 2021 mentre l’apertura all’esercizio e prevista per gennaio 2026.

Tale intervento comprende, altresì, la fornitura di n. 11 veicoli e la realizzazione di un’officina/deposito in corrispondenza della fermata “Teverola ASI”.

I Sindaci dei comuni interessati alla nuova linea e Presidente EAV si sono impegnati per una convocazione a breve di una conferenza dei servizi preliminare per l’acquisizione dei pareri degli enti interessati (Comuni, Regione, ASL, ecc.) propedeutici all’affidamento del progetto definitivo, cui seguirà la conferenza dei servizi definitiva e le conseguenziali procedure di ratifica delle determinazioni propedeutiche all’avvio dei lavori.

Dunque dopo tanti anni di segnalazioni di cittadini ed associazioni la politica sembra volere rimediare all’enorme carenza di trasporti di una provincia tra le più popolose e produttive della Regione.

Noi nel frattempo continueremo a vigilare ed a sperare.